Cultura, Storia e Tradizioni

Lungo l'itinerario del Dolomiti di Brenta Bike, sia esso country (lungo la ciclabile di fondovalle) che expert (sentieri e strade a mezza montagna) vi imbatterete in elementi architettonici, storici, culturali e frutto della tradizione. Anche il biker più veloce e sfuggente non mancherà di scorgerli!

Cultura:

La Val di Sole vanta diversi millenni di storia alle spalle ed una consistente ricchezza di edifici rustici, forti, castelli, palazzi e chiese in cui sono conservati a volte degli autentici "tesori nascosti". Sicuramente da visitare a Malè, capoluogo della valle, la Chiesa pievana di S. Maria Assunta dalla suggestiva facciata romano-gotica, nonché il Museo della Civiltà Solandra (tel. 0463 901272), dove è allestita una mostra permanente delle tradizioni culturali e lavorative della Val di Sole. Le arti del falegname, del fabbro, del contadino, dell'allevatore, del tessitore, del ramaio sono illustrate accanto agli ambienti di vita degli antichi solandri, con un'accurata esposizione di attrezzi originali e la ricostruzione dei luoghi di lavoro. Al centro del Museo è conservata la stùa, la camera migliore della casa solandra. La visita al Museo permette un incontro non puramente nostalgico o rituale con la grande cultura anche materiale delle popolazioni locali. Da segnalare la raccolta di oggetti personali e tavole illustrate dell'abate Giacomo Bresadola, illustre micologo, nato e vissuto in Val di Sole, fondatore della moderna scienza dei funghi.

Storia:

La valle fu abitata fin da quando, qualche migliaio di anni avanti Cristo, vi si insediarono i Celti, cui seguirono i Reti ed i Romani. Vi transitarono i Franchi, vi dominarono i Principi Vescovi di Trento e poi gli Austroungarici. Nell'800 nacquero in valle movimenti irredentisti. Nella prima guerra mondiale la Val di Sole fu terra di frontiera, in seguito alla seconda si accelerò il fenomeno dell'emigrazione. Da visitare il caratteristico paese di Caldes, con la via principale (la "strada dei cavalieri") caratteristica per alcune vecchie costruzioni, un tempo abitate da famiglie della nobiltà rurale del luogo; stemmi e portali in pietra fanno da testimoni di tempi feudali, a cui riporta decisamente il castello al margine orientale di Caldés (tel. 0463 901334). Di proprietà della Provincia Autonoma di Trento, è in parte visitabile nel periodo estivo, fu costruito in epoche successive, tra il XIII ed il XVII secolo e custodisce antiche leggende di amori infelici. All'interno, con grandi sale e scalinate di pietra, anche la cappella che presenta affreschi di notevole pregio artistico.

Tradizioni:

Nella parte bassa della Val di Sole si coltiva un prodotto agricolo pregiato il cui nome è più legato alla vicina Valle di Non: la mela, anzi più esattamente la "Melinda" ormai nota su tutti i mercati nazionali.
Non possono però essere dimenticati i latticini, tutti derivati da latte di mucche al pascolo. Dall'ottimo burro alla ricotta, fino ai formaggi: il nostrano stagionato, il grana trentino ed il caratteristico e tradizionale "casolet della Val di Sole", tipico cacio di montagna a pasta cruda e tenera ed a latte intero. Un tempo si realizzava solo in autunno, quando le mandrie erano già scese dagli alpeggi e le mungiture giornaliere erano scarse: era dunque il formaggio di casa per eccellenza, da consumare prevalentemente in famiglia nei lunghi mesi invernali. Il nome ha un'origine latina: deriva da " caseolus " - piccolo formaggio - ed in effetti le forme più tradizionali ancora oggi hanno uno scalzo di circa 7-12 cm per 10-22 cm di diametro. Assolutamente da provare anche i salumi, i piccoli frutti ed il miele. Non mancano i numerosi mercati di settore, dove acquistare i prodotti tipici direttamente dai produttori stessi: artigiani, allevatori e contadini.

Territorio / Val di Sole

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